Osservando l’aumento dell’aspettativa di vita nelle nostre società si può prevedere che buona parte dei bambini che oggi vengono al mondo arriveranno a cent’anni e che i loro eredi raggiungeranno tranquillamente la durata massima della programmazione genetica della vita umana superando il secolo di età in buona salute e in ottima forma fisica. Molti di voi penseranno che sia impossibile. Sono i vostri limiti mentali che ve lo fanno credere.

Come esempio concreto per i più scettici, pensate alle cinquantenni di oggi che sembrano quarantenni. A volte anche trentenni. O ai settantenni che sembrano cinquan- tenni. Perché sprizzano voglia di vivere, e un’alimentazione calibrata, gli integratori giusti, l’attività fisica e il sano stile di vita stracciano l’anagrafe e fanno dimenticare i certificati di nascita.

In tutto il mondo occidentale, l’età «apparente» sta soppiantando quella anagrafica, si vivono stagioni multiple insieme, e la sessualità non si piega più né al tempo né al mutare del corpo.

Le cinquantenni di oggi sono molto diverse dalle loro mamme. Una volta, infatti, ciò che più contava erano bellezza e capacità di procreare: perse entrambe queste caratteristiche, alla donna non rimaneva più nulla.

Ora, a quell’età sono quasi tutte belle, ed esibiscono le poche rughe con vezzosa disinvoltura. E che dire delle settantenni sempre più in forma? Una volta, ormai considerate anziane, incominciavano a prepararsi al definitivo congedo dalla vita; oggi appaiono perfettamente immerse nel loro presente, arrivando perfino a fare progetti a lungo termine. Del resto attualmente le donne superano in media gli ottant’anni, e dunque a cinquanta e a settanta hanno ancora molto tempo davanti a sé per cambiare tante cose della propria vita che non le soddisfano più. Ma è un fenomeno assai più vasto che non riguarda solo le donne, e che sta portando a una vera riscrittura dei tempi della società.

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